mercoledì 18 gennaio 2017

FCA: Fiat Panda - la Regina della Dakar 2017

Può una Fiat Panda diventare la regina di una delle corse più massacranti al mondo? Sì se parliamo della PanDakar che ha partecipato alla difficilissima Dakar 2017, uno dei raid in cui già la sola partecipazione è di una difficoltà assoluta. Nello specifico “per la prima volta nella storia della Dakar, la prima auto italiana, la prima vettura Fiat, la prima utilitaria derivata dalla serie ha tagliato il traguardo finale del raid per eccellenza”: un risultato davvero incredibile per la vettura che è sempre stata simbolo di estrema comodità e praticità in città.
Sebbene l’edizione 2017 della Dakar sia stata aggravata dalla presenza del maltempo in buon parte delle tappe, la Panda allestita per la Dakar ha concluso con successo tutte le tappe della manifestazione che si è svolta tra Argentina, Bolivia e Paraguay. Il risultato riceve ancor più valore visto che dei 93 equipaggi iniziali soltanto 53 hanno concluso la gara: tra questi proprio l’equipaggio del team Orobica Raid che ha condotto la PanDakar ad una degna conclusione della competizione. L’erioina della Dakar 2017 è stata dunque la PanDakar, una vettura strettamente derivata dalla Panda: nello specifico la vettura che ha partecipato alla dura competizione è stata una Fiat Panda 4×4 Cross, dotata di un potente ed efficiente motore 2.0 Multijet da 180 cv completamente di serie, che è stata oggetto soltanto di alcuni piccoli interventi resi necessari per adattare l’utilitaria alle sollecitazioni estreme che la Dakar comporta.
Nel corso della sua avventura la Fiat PanDakar ha attraversato 3 Paesi dell’America Latina, Argentina, Bolivia e Paraguay, e ha percorso un totale di quasi 9.000 km di cui più di 4.000 km di estenuanti prove speciali. In particolare la PanDakar è stata sottoposta ad ogni genere di sollecitazione: 12 tappe totali, 7 prove speciali hanno superato i 400 km, di cui una ha superato i 500 km; per ben 5 giorni e più di 2.200 km vettura ed equipaggio hanno dovuto fronteggiare le problematiche dovute alla carenza di ossigeno dovuta all’altitudine, mai sotto i 3.500 metri. Inoltre, le temperature spesso superiori ai 40°, unite all’estrema variabilità del tempo, hanno contribuito a mettere a durissima prova sia la resistenza meccanica della PanDakar, che quella fisica dell’equipaggio.
Grande merito per l’exploit raggiunto va infatti oltre che alla Fiat PanDakar anche al team Orobica Raid. Il team, nato nel 2008 vanta una lunghissima esperienza nel settore dei rally raid e si compone di personale altamente specializzato in raid di lunga durata proprio come la Dakar. Il team Orobica Raid è stato guidato nella Dakar 2017 da Giulio Verzelletti, pilota con all’attivo 15 Dakar in moto, auto e camion, e Antonio Cabini, che ha partecipato a ben 20 Dakar in moto, auto e camion oltre che da Nicola Montecchio che ha curato con successo l’intero aspetto motoristico, in particolare quello legato alle elevate altitudini raggiunte e percorse durante l’intero raid.

    

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