Correva l'anno 2003 e il Gruppo Fiat era nel pieno di una bufera che ne minacciava addirittura la sopravvivenza. Il marchio Lancia era da poco gestito un gruppo di "ragazzi", come li definì Quattroruote nella controcopertina a loro dedicata. Ragazzi che partendo dalla Lancia, hanno raggiunto posizioni di grande prestigio nel mondo automotive: Luca de Meo, Fabrizio Longo, Giovanni Perosino, Flavio Manzoni e Alberto Di Lillo.
Questo gruppo straordinario di giovani manager, proprio in quegli anni gettò le basi per la futura sopravvivenza della Lancia con la realizzazione di modelli di grande successo come la Ypsilon (terza serie) e la Musa.
Ma il loro vero capolavoro fu un modello che non vide mai la luce, in parte per motivi legati proprio al difficile periodo che attraversava l'Azienda, stiamo parlando della show car Fulvia Coupè.
Lancia è una delle poche case automobilistiche al mondo che può veramente vantare appassionati esigenti, amanti della bellezza e, al tempo stesso, profondi conoscitori della tecnologia più sofisticata. Del resto, esisteva un fil rouge che legava tutte le vetture Lancia: la ricerca continua dell'innovazione abbinata alla più esclusiva artigianalità italiana. Una ricerca essenziale non solo allo spirito della Lancia, ma anche al progresso stesso dell'automobile che ha prodotto centinaia di brevetti depositati, geniali invenzioni, realizzazioni pratiche messe a punto in quasi un secolo.
Per la genesi della nostra storia bisogna risalire al 1965, quando al Salone di Ginevra, la Lancia presenta la Fulvia Coupé, una vettura potente, equilibrata e assolutamente unica per le soluzioni meccaniche adottate. Punti di forza del modello erano il motore 4 cilindri a "V stretto"; il telaio anteriore ospitava il gruppo motopropulsore; la sospensione anteriore a quadrilateri; l'impianto frenante a 4 dischi con doppio circuito idraulico e servofreno.
Della "Fulvietta", che era un bell'esempio di quella "elegante sportività" che da sempre caratterizzava la produzione Lancia, ne furono costruiti 140 mila esemplari.
I designer del Centro Stile Lancia hanno sempre avuto un sogno nel cassetto: riproporre la Fulvia Coupé come se idealmente la sua evoluzione stilistica non si fosse mai interrotta. Finalmente i "ragazzi della Lancia" si batterono e riuscirono a farsi approvare almeno la realizzazione di una "Show car" da salone. L'approccio al progetto stilistico fu da subito molto chiaro per Manzoni e Di Lillo: nessuna indulgenza nostalgica, ma una rilettura in chiave contemporanea del concetto e degli stilemi originali del brand.
La freschezza e il dinamismo della linea dovevano essere al primo posto, senza però tradire il feeling che era capace di trasmettere la Fulvia disegnata da Castagnero nel 1965, un raffinatissimo mix di eccentricità, eleganza, pulizia estetica e sportività.
Quindi un coupé assolutamente moderno, anzi occasione per esplorare soluzioni estetico-ingegneristiche capaci di improntare anche la futura produzione Lancia, ma portatore di una grande forza evocativa per chi all'epoca l'aveva desiderata e sognata.
Le dimensioni e l'architettura tre volumi della show car Fulvia Coupé erano praticamente sovrapponibili a quelli della precedente, ma con una carreggiata allargata per dare più stabilità e una maggiore robustezza alla vettura. L'impianto generale si ispirava vagamente agli eleganti motoscafi Riva d'epoca, caratterizzati dalla coda tronca, da un volume estremamente dinamico e da una prua fendente.
La Fulvia Coupé del '65 era riconoscibile da una caratteristica leggerezza del volume, ancora più evidente nella parte posteriore, mentre la nuova show car avrebbe dovuto avere un aspetto più muscoloso, ma alleggerito da un trattamento della parte inferiore della vettura "sfuggente" verso la coda.
Il frontale, dall'aspetto aggressivo, era connotato da un ampio cofano smussato, e da fari costituiti da moduli hi-tech e da una "palpebra" dal profilo alare, che estendeva visivamente il profilo del cofano al di sotto del trasparente.
La coda rappresentava, invece, la logica conclusione di tutto il trattamento formale dell'oggetto, non poteva mancare la citazione del famoso "specchio di poppa" così fortemente connotativo nel modello precedente, che sottolineava la coda e racchiudeva senza fronzoli i fanali a sviluppo verticale.
Il colore di carrozzeria scelto fu l'"Avorio Tristrato", che contrastava armoniosamente con il "Testa di Moro" della pelle che avvolgeva tutto l'abitacolo.
Quest'ultimo riprendeva una chiara impronta anni Settanta, grazie ai particolari realizzati al tornio a controllo numerico che ricordavano i comandi iridescenti degli hi-fi dell'epoca, e all'essenza che rivestiva l'inserto centrale della plancia e il ponte sul tunnel, il Tanganika Frisé, un legno dall'aspetto "setoso" e dalle cangianze metalliche.
L'interno, a "due posti secchi" con vano bagagli addizionale sotto cappelliera, si ispirava esteticamente a quello originale, sempre con un approccio moderno ed essenziale, senza venir meno alla raffinatezza e al tocco di sportività che competono ad una Lancia di questo genere. Come dimostrava anche un esclusivo set di borse realizzato appositamente per la show car da Trussardi, utilizzando pellami pregiati e originali, che rappresentavano la combinazione perfetta tra mood e funzionalità.
La plancia, formata da due gusci contrapposti sellati a mano che abbracciavano l'inserto in legno, era circondata da un guscio che si distendeva morbidamente fino alla parte posteriore dei pannelli delle porta.
Completavano il tutto una strumentazione analogica a tre quadranti dal disegno di ispirazione nautica e dal color perlato e una "piastra" metallica di interfaccia che raccoglieva tutte le funzioni infotainment e climatizzatore.
Il volante a tre razze metalliche presentava un modulo air-bag cilindrico e una corona sellata in pelle. Infine i sedili, dal profilo sportivo ed ergonomico, richiamavano quelli della progenitrice Fulvia Coupé per l'effetto avvolgente dato dalla "fascia" a ferro di cavallo, che abbracciava lo schienale offrendo un ampio supporto laterale.
Tutto il progetto di stile del Concept Fulvia Coupé non va considerato un puro esercizio di design. Infatti, tutti i particolari esterni della vettura furono studiati per contenere il coefficiente aerodinamico. Il lavoro svolto è testimoniato dal buon valore di velocità massima 213 km/h, ottenuto partendo da una potenza comuinque contenuta per il tipo di veicolo: 140 CV (103 kW) a 6400 giri/min.
Inoltre, l'attenzione alla leggerezza, ottenuta grazie all'impiego dell'alluminio per la realizzazione della carrozzeria, consentì di contenere il peso sotto i 1000 kg., pesava infatti esattamente 990 kg, un valore di assoluto rilievo per il tipo di auto, che le garantiva un eccellente rapporto peso/potenza (7 kg/CV) ed un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi. Tutto ciò, ovviamente, si traduceva anche in un contenimento dei consumi, nel ciclo combinato non superano i 7,3 l/100 km.
Il prototipo Lancia era equipaggiato con un "4 cilindri" 1.8 16v dotato di variatore di fase e adottava una sospensione anteriore McPherson, con montanti telescopici, molle elicoidali coassiali e bracci inferiori. La geometria, pur relativamente semplice, permetteva insieme ai pneumatici Pirelli PZero Nero, di assicurare un comportamento dinamico di buon livello. Completava il quadro tecnico la sospensione posteriore a bracci longitudinali con barra antirollio, l'impianto frenante a 4 freni a disco con gli anteriori autoventilanti e l'impianto antibloccagggio dei freni.
Per una precisa scelta non furono introdotti altri sistemi elettronici di assistenza quali antislittamento e controllo della stabilità poiché si volle mantenere una purezza di una guida sportiva "old style" .
La show car ebbe immediatamente un grande successo di critica e di pubblico, lo stand Lancia a Francoforte venne letteralmente preso d'assalto prima dai media, poi dagli appassionati che apprezzarono da subito una vettura, seppure sperimentale, di grande personalità e fascino, che per anni rimase nei sogni di tanti.
lunedì 31 ottobre 2016
Era il 2003 quando Fiat presento' un Concept chiamato Lancia Fulvia, e che poteva diventare un sogno del passato per gli amanti del glorioso marchio Italiano
Fiat Toro: il pick-up più venduto in Brasile ad Ottobre 2016
Arrivano buone notizie per Fiat dal Brasile. Nelle scorse ore infatti è stato comunicato che il nuovo Pick Up Fiat Toro, lanciato nello scorso mese di febbraio sul mercato del grande paese sudamericano, sta sorprendendo tutti nelle vendite. Il nuovo modello già negli scorsi mesi si è imposto come vice leader nel segmento dei veicoli commerciali leggeri in Brasile.
Ora, però questa automobile sembra addirittura voler andare un po’ oltre questo risultato già di suo assai lusinghiero. Infatti andando ad analizzare il dato di vendita parziale di ottobre del mercato brasiliano, con vendite stimate fino a Venerdì 28 ottobre, ci accorgiamo che Fiat Toro avrebbe superato nelle immatricolazioni la sorella, Fiat Strada.
Fiat Toro infatti ad ottobre avrebbe piazzato sul mercato ben 3.995 unità contro le 3.981 di Fiat Strada, veicolo che negli scorsi mesi era stato il leader di mercato in questo importante segmento. Se le cose continueranno così anche durante gli ultimi giorni di questo mese, sarà la prima volta che Fiat Toro prenderà la prima posizione, come veicolo commerciale leggero più venduto.
Si tratterebbe di un risultato eccellente per un modello con solo nove mesi di mercato alle spalle. Un vero e proprio successo commerciale per la principale casa automobilistica italiana, che ultimamente in Brasile aveva sofferto per un calo complessivo delle vendite, in un mercato che attualmente viene dato in crisi.
sabato 29 ottobre 2016
Finanza: FCA in Rialzo
FCA
Fca: ottava seduta al rialzo. La view di Bca IMI e UBS.
Anche l'ultima seduta della settimana si è chiusa in progresso per Fca che ha messo a segno l'ottava giornata consecutiva al rialzo. Il titolo, dopo aver registrato un rally di sei punti percentuali ieri, si è fermato oggi a 6,595 euro, con un lieve progresso dello 0,15 e volumi di scambio molto elevati. A fine sessione infatti sono transitate sul mercato oltre 29 milioni di azioni, quasi il doppio della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 15,4 milioni di pezzi.
Fca continua a catalizzare l'attenzione degli acquirenti dopo la diffusione dei buoni risultati trimestrali, accompagnati da una revisione al rialzo della guidance per l'anno in corso, la seconda peraltro nel giro di pochi mesi.
Quest'oggi gli analisti di Banca IMI hanno deciso di confermare la raccomandazione "buy" su Fca, con un prezzo obiettivo ritoccato leggermente da 9,2 a 9,1 euro. Gli esperti confermano la loro strategia bullish dopo la solida trimestrale, aggiornando le stime per tenere conto dei nuovi obiettivi indicati dal gruppo per l'anno in corso.
Meno entusiastica la view di UBS che su Fca mantiene invariato il rating "neutral", con un target price rivisto da 7 a 6,7 euro. Su Fca la banca elvetica ha una view cauta di lungo periodo per via del bilancio relativamente debole e della forte esposizione del gruppo al segmento truck/Suv negli Stati Uniti.
venerdì 28 ottobre 2016
Abarth Virtual Configurator
Abarth da sempre si distingue per il costante technical upgrade, come confermato dalle grandi novità che hanno caratterizzato il 2016: il pubblico, infatti, ha potuto ammirare il nuovo Abarth 124 spider e la rinnovata gamma Abarth 595. Un progresso che non si limita all'automobile ma coinvolge anche nuove tecnologie: la presenza a Smau, infatti, svela l'attenzione verso la realtà virtuale. Presso la principale rassegna dedicata all'innovazione sarà possibile, attraverso un'attrezzatura dedicata e grazie all'ausilio di un caschetto per realtà virtuale 3D, immergersi all'interno delle Officine Abarth e vivere nei minimi dettagli l'esperienza di salire a bordo del nuovo Abarth 124 spider.
Le persone saranno in grado di muoversi attorno alla vettura, interagendo con essa a trecentosessanta gradi: il pubblico potrà aprire le portiere, sedersi all'interno dell'abitacolo, accelerare per sentire il sound del motore 1.4 turbo MultiAir da 170 CV e dello scarico Record Monza, e soprattutto configurarla a proprio piacimento. A dimostrazione dell'autenticità dell'esperienza, sarà presente un esemplare reale della vettura che punta a fare innamorare una nuova generazione di appassionati grazie alle sue prestazioni e al suo DNA tecnico. Il nuovo Abarth 124 spider assicura un'autentica esperienza roadster - ricca di emozione, tecnologia e sicurezza - unita a un design tutto italiano.
La visione proiettata in avanti e volta ad ampliare gli ambiti di utilizzo della realtà virtuale si comprende anche dalle parole di Paolo Gagliardo, Head of Operations Abarth, che sarà ospite di Smau Milano proprio per raccontare l'esperienza dell'azienda e i progetti futuri legati all'innovazione: "La Virtual Reality potrà diventare uno strumento commerciale di notevole utilizzo applicativo e pratico: sarà infatti in grado, in futuro, di incubare e migliorare i processi aziendali dedicati al primo step di vendita, snellendo notevolmente i processi di comunicazione tra l'azienda, i mercati, i concessionari e il cliente".
"La partecipazione del marchio Abarth a Smau rappresenta l'opportunità di mostrare alle imprese come l'innovazione possa diventare parte integrante e imprescindibile della strategia di un'impresa", ha affermato Pierantonio Macola, presidente di Smau. Non a caso il brand dello Scorpione sarà anche protagonista del programma degli Smau Live Show: eventi della durata di 50 minuti che si susseguiranno nei tre giorni presso il Main Stage e che avranno il compito di condividere i progetti d'innovazione delle eccellenze italiane.
Alfa Romeo Giulia Sportwagon nascerà nel 2017, se l'Alfa Romeo Stelvio riscuotera' il successo previsto...
Mancano poco più di 12 mesi alla produzione della nuova Alfa Romeo Giulia station wagon. Nonostante Alfa Romeo abbia smentito l'arrivo di una Giulia Sportwagon, secondo fonti giornalistiche molto vicine alla dirigenza FCA la variante station wagon sarà prodotta a partire dalla fine del 2017.
Nell'attesa di scoprire se realmente vedremo una nuova Alfa Romeo Giulia sw nelle concessionarie a inizio 2018, il costruttore di Arese è pronto a svelare al grande pubblico il primo suv della sua storia. Al Salone di Los Angeles, in programma dal 18 al 27 novembre 2016, verrà presentato il nuovo Alfa Romeo Stelvio.
La possibilità di vedere realmente la nascita dell'Alfa Romeo Giulia Sportwagon è legata al successo dello Stelvio. Se il suv del Biscione otterrà il successo sperato, la gamma Alfa Romeo potrà essere ampliata in tempi brevi. Nell'attesa di sapere se le indiscrezioni un fondo di verità, l'Alfa Romeo Giulia sta registrando ottimi risultati commerciali come confermano le 762 immatricolazioni avvenute nel mese di ottobre.
Ristorante Pizzeria Funiculi Funicula Tel. 3423421616 - 3201519662. Via Santa Maria 285-287 (Quarto Na)
Ristorante e Pizzeria Funiculì Funiculà, offre un'ottima accoglienza con sala Climatizzata, i prodotti usati per Pizze e Ristorante sono di prima qualità. Ristorante e Pizzeria Funiculì Funiculà e ottima per Cerimonie tipo, Comunione, Battesimi, Compleanni ecc.
N'u Principo Piccirille
N'a voce, n'a storia!!! Nu principo Piccirille ca c'u n'a passione 'e crisciute dint''a sta poesia scritte cu 'o core, 'o core e chì vuleve crescere senza verita', verità addo' 'o sole e cupo, e triste senza ammore!!! Ma, senza ricchezza, senza parole 'e crisciute chino e calore dint''a n'a casarella piccirella, puverella, si, puverella ma chiena d'allerie pe n'ammore n'ato chino e canzone (By Peppe Ciotola)
giovedì 27 ottobre 2016
FCA sale in Borsa, grazie agli ottimi risultati del terzo trimestre 2016
Fiat Chrysler Automobiles vive un momento positivo della sua storia. I buoni risultati illustrati da Sergio Marchionne, nella conference call avvenuta un paio di giorni fa per quanto riguarda il terzo trimestre del 2016, hanno messo in evidenza il buonissimo stato di forma che il gruppo italo americano sta vivendo. Questo ovviamente non poteva che avere positive ripercussioni in Borsa e soprattutto a Piazza Affari dove ieri il titolo di Fiat Chrysler Automobiles è salito. Il Titolo infatti è tornato ai suoi livelli massimi dopo oltre un mese e mezzo.
Fiat Chrysler: gli analisti ottimisti
In particolare il merito di ciò deriva dalle previsioni di fine 2016 che sono migliori del previsto grazie soprattutto alle vendite in Nord America e ai risultati di Maserati in netto recupero rispetto al passato, grazie al nuovo Suv Maserati Levante e alle sue oltre 18 mila ordinazioni in pochi mesi. Gli analisti sono molto ottimisti sul futuro e ritengono che il titolo sia ancora al di sotto del suo potenziale specie se paragonato a quello dei suoi competitors. Ricordiamo anche che Sergio Marchionne ha escluso cessioni entro fine anno di aziende che fanno parte di Fiat Chrysler. Il riferimento era ovviamente a Magneti Marelli e Comau.
FCA - presenterà i primi 5 concept al Sema di Los Angeles 2016
Fiat Chrysler Automobiles ancora protagonista nel mondo dei motori. Quest’oggi il gruppo italo americano guidato da Sergio Marchionne, ha diffuso alcune immagini in stile rompicapo dei cinque concept car che porterà al SEMA (Specialità Equipment Market Association) Show di Las Vegas, il prossimo mese per l’edizione dell’anno 2016. Si tratta, in parole povere, delle versioni modificate del Dodge Durango, Dodge Challenger, Chrysler Pacifica, Jeep Wrangler e Ram 2500 Wagon Power.
Si tratta di 5 concept che saranno presentati ufficialmente al SEMA 2016. Fiat Chrysler Automobiles informa anche che ciascuno di questi veicoli è stato modificato con parti realizzate e prodotte da Mopar, che indubbiamente rappresenta una delle principali protagoniste di questa kermesse dedicata in buona parte anche alle aziende che producono accessori per le auto, come la compartecipata di FCA.
A nostro parere, tra i modelli di Fiat Chrysler Automobiles coinvolti nel SEMA 2016 di Las Vegas, quello più interessante è il concept di Dodge Durango. La foto teaser mostra il SUV con una fascia anteriore con un nuovo look e la griglia e la cappa ‘Shaker’ presa in ‘prestito’ dalla Dodge Challenger. Con le voci di un possibile arrivo di una Dodge Durango SRT sul mercato, il concept realizzato per questa edizione del SEMA, può essere un primo importante indizio di quello che accadrà con la nuova versione che in futuro verrà messa in produzione e venduta sul mercato americano.
Dieselgate Volkswagen - Il M5S vuole il risarcimento come gli Stati Uniti anche per l'Europa
Volkswagen patteggia con gli Usa: 14, 7 miliardi. E all'Europa?
di Eleonora Evi, Movimento 5 Stelle Europa.
Arriva il maxi-patteggiamento Volkswagen da 14,7 miliardi con la giustizia americana. La notizia, più che la cifra spaventosa che il costruttore tedesco dovrà sborsare, è quanto piuttosto è riuscito a risparmiare dal mastodontico conflitto d'interesse europeo e dall'incapacità dell'Europa di sanzionarlo adeguatamente. In USA le vetture finite nell'occhio del ciclone sono circa 500mila, in Europa si parla invece di circa 30 milioni solo per gli Euro5 (sessanta volte tanto). Facendo un rapito calcolo sul numero effettivo di auto vendute e rapportandolo con i soldi che la casa di Wolfsburg verserà ai cittadini americani, possiamo affermare che a quelli europei spetterebbe un risarcimento di oltre 850 miliardi.
Ma se negli USA lo scandalo dieselgate ha visto una certa solerzia e prontezza di azione da parte delle autorità competenti - in particolare per quanto riguarda le misure di compensazione per i consumatori -, in Italia ed in Europa, dove non vi è solo la questione "risarcitoria" sul tavolo ma ben più gravi problemi di salute pubblica e inquinamento ambientale, tutto resta fermo. Come detto, sono i numeri a dover fare riflettere: in USA le auto diesel in circolazione sono solamente l'1% dell'intera flotta, mentre in Europa circa il 60%. Le conseguenze si registrano soprattutto sull'impatto delle emissioni NOx e quindi sulla salute delle persone.
La commissione d'inchiesta EMIS sulla vicenda dieselgate è arrivata a metà del suo mandato, mettendo in luce molti aspetti preoccupanti dell'intera vicenda in salsa europea: dai pesanti e considerevoli conflitti d'interesse tra costruttori di auto e le autorità di omologazione e controllo, fino all'assurda normativa europea in vigore, che ha dato ampio spazio d'interpretazione ai costruttori di auto nel rispettare i limiti non per strada, ma solo in laboratorio, per mezzo di test completamente inadeguati. Con l'aggravante che tutti sapevano del problema, ma nessuno ha agito per porvi rimedio.
Quanto dobbiamo ancora aspettare perché in Europa non solo VW, ma anche le altre case costruttrici che producono auto (che inquinano fino a 20 volte i limiti consentiti) siano punite seriamente? E quanto dovremo aspettare per avere delle auto davvero pulite in circolazione che non mettano a rischio la nostra salute?
Caruso - Autore Lucio Dalla. Traduzione in Napoletano - Peppe Ciotola
Cca' addo' 'o mare brille... 'e vott''o viento forte... 'ngoppe 'a nu' balcone antico vicino 'o mare e surriento, nu' guaglione abbracce 'a na' guagliona cu e lacreme dint''a ll'uocchie 'e all'improvvise se sente na' voce 'a luntano 'e s'accummence 'a canta'........Te voglio bene assaje........ ma tantu tantu bene assaje....... 'e na' catena ormaje che scioglie 'o sango 'a dint''e vene........ Vedeve na' luce d'a luntano 'mmiez''o mare 'e pensave chelli nuttate passate in america, ma ere tutto nu' suonno ca' me steve piglanne dinte 'o core.... allimprovvise sentetto na' canzona e suna' cu' nu' pianoforte, ma quande vedetto 'a luna ca' asceve 'a mieze 'a na' nuvola pareve cchiu' doce pure 'a morte, po' allimprovvise scennette na' lacrema 'e credevo ca' stevo murenno..... Te voglio bene assaje ma tantu tantu bene assaje 'e na' catena ormaje ca' scioglie 'o sango 'a dinte e vene...... cu' 'a forza d''e canzone addo' ogni cosa 'e tutto finte cu' nu' poco e sentimento po' addeventa' romantico, ma cu' 'dduje uocchie ca' te guardane te fanno scurda' e parole.... accussi' addeventa tutto cchiu' triste 'e scure 'e nu' pienzo cchiu' 'a niente. T'avuote e vide 'a vita toje ca' scumpare chianu chiane, ma si 'e 'a vita ca' fernesce 'e tu nun ce penze assaje, 'e allore s'accummence 'a canta'...... Te voglio bene assaje.... ma tantu tantu bene assaje 'e na' catena ormaje che sciogle 'o sango 'a dint''e vene.....
Quando si Truffa, si paga. Volkswagen la pagherà per minimo 5/6 anni questa Truffa
Volkswagen protagonista del più grande patteggiamento nella storia dell’auto per la vicenda delle emissioni truccate: in base all’accordo con le autorità statunitensi il gruppo tedesco dovrà pagare circa 13 miliardi e mezzo di euro.
I proprietari di 475.000 auto con motore da 2 litri avranno diritto a un indennizzo fino a quasi 10.000 euro a testa, poi potranno scegliere se rivenderle al costruttore o far applicare le modifiche tecniche a spese di quest’ultimo.
Circa 4 miliardi di euro dovranno essere investiti da Volkswagen a tutela dell’ambiente.
Manca ancora una soluzione per gli 85.000 veicoli di grossa cilindrata che non rientrano nell’accordo.
FCA: Per il marchio Fiat ci saranno tante novità da qui al 2020, iniziando dal Restyling della Fiat 500L per arrivare alla Nuova Punto, Uno oppure 500 5 porte
L’obiettivo è quello di rimanere sempre al passo coi tempi e crescere insieme al mercato auto, che da qualche mese a questa parte viene dato in forte espansione, soprattutto nel continente europeo. Dopo il lancio di Fiat Tipo, che sta ottenendo un grande successo commerciale e di critica, nei prossimi anni la gamma Fiat si darà una svecchiata con alcuni aggiornamenti concernenti alcune auto celebri.
La prima a rifarsi il trucco sarà proprio la monovolume Fiat 500L, che è stata infatti già immortalata in alcune foto spia del prototipo camuffato della versione che probabilmente sarà presentata nel 2107 e arriverà sul mercato nel 2018. Del resto a 4 anni dal lancio è anche giusto che si inizi a parlare di restyling di metà carriera per una vettura che sebbene in Italia continui ad essere la più venduta nella sua categoria, in altri paesi ha accusato un pesante calo. Ciò ha indotto lo stabilimento Fiat Chrysler in cui la vettura viene prodotta in Serbia a ridurre il personale. Urge dunque un rinnovamento che possa donare nuova linfa alle vendite di questo veicolo nei prossimi anni.
Altra questione molto delicata per il futuro della principale azienda automobilistica italiana è quella che riguarda il futuro di Fiat Punto. Al momento non è ancora chiaro quello che accadrà a questa vettura. Il veicolo viene prodotto nello stabilimento FCA di Melfi, dove però gli operai impegnati nella sua linea produttiva sono stati messi in cassa integrazione. Questo proprio perché al momento la produzione del veicolo è molto ridotta rispetto al passato, soprattutto a causa della decisione del gruppo di Sergio Marchionne di non produrre più determinate versioni.
A questo punto resta da capire se questo modello che ormai è giunto alla fine del suo ciclo produttivo sarà rimpiazzato da una nuova generazione così come si era vociferato negli scorsi mesi, oppure semplicemente non sarà più rimpiazzato nella gamma della casa italiana, così come aveva fatto capire Sergio Marchionne nel corso di una recente intervista. Altri invece sospettano che questo modello possa essere sostituito da un’automobile nuova. Qualcuno ipotizzava una 500 a 5 porte, altri invece parlano del ritorno del nome Fiat Uno. Ovviamente al momento non vi è nulla di sicuro, trattandosi di mere indiscrezioni tutte da confermare.
mercoledì 26 ottobre 2016
Spy Alfa Romeo Stelvio Q.V.
Alfa Romeo Stelvio Q.V. sarà presentato tra 21 giorni esatti, al prossimo 16 novembre 2016 a Los Angeles Auto Show. Si tratta di uno dei veicoli più attesi di questo 2016 che sarà un anno da ricordare per tutti gli alfisti in quanto finalmente la gloriosa casa automobilistica del Biscione farà il suo ingresso nel segmento dei Suv, uno di quelli più in voga attualmente nel mondo dei motori. Questo significa che molto probabilmente quando questo veicolo arriverà finalmente sul mercato nel corso del primo trimestre del 2017 le vendite del brand di Fiat Chrysler Automobiles dovrebbero subire una vera e propria impennata.
Oggi vi vogliamo mostrare l’ultima foto spia di Alfa Romeo Stelvio Q.V., il futuro top di gamma del primo Suv targato Alfa Romeo, che vedremo esordire a Los Angeles il prossimo mese. Questo sarà dotato dello stesso motore della Giulia Quadrifoglio, il V6 2.9 litri da 510 cavalli che tante emozioni sta regalando ai fortunati possessori della berlina. Questa versione dello Stelvio dovrebbe anche essere la più costosa con prezzi che partiranno da circa 80 mila euro contro i 40 mila dei modelli base. (Alfa Romeo punta a fare un'altro record al Nurbugring con la Stelvio).
Questo modello sarà anche protagonista del futuro giro di pista record al Nurburgring al pari di quanto accaduto con la berlina Giulia. E’ stato lo stesso numero uno di Alfa Romeo, Reid Bigland, a dire che in occasione del Salone auto di Parigi, tra gli obiettivi di Alfa Romeo Stelvio 2016 vi sarà anche quello di realizzare un giro di pista record per la sua categoria. Il motivo è che si vuole dare una connotazione particolarmente sportivo al primo Suv del Biscione.
Fiat 124 Spider vs Mazda Mx-5.... Sorelle a confronto
Fiat 124 Spider è indubbiamente una delle novità più importanti prodotte da Fiat negli ultimi tempi. SI tratta di un veicolo che in Europa si sta comportando molto bene sul mercato in questi primi mesi di uscita e lo stesso sembra accadere anche negli Usa dove la spider è arrivata di recente. Come abbiamo detto tante volte, questo veicolo è nato in collaborazione con Mazda sulla base della spider MX-5. Quest’ultima può dunque essere considerata una ‘cugina’ dalla nuova vettura della principale casa automobilistica italiana. In tanti si sono domandati quali sono le principali differenze che questi due veicoli, che condividono la medesima base possono vantare.
Iniziamo subito col dire che a differenza di quanto si possa immaginare, visto e considerato che anche Fiat 124 Spider viene fatta negli stabilimenti di Mazda, questi due modelli si differenziano per tanti aspetti. Da un punto di vista del design, diciamo subito che Fiat 124 Spider presenta una grande somiglianza con la sua celebre antenata che sbarcò sul mercato a partire dagli anni 60 rimanendo protagonista per molti decenni. Proprio per questo motivo questo modello presenta fari anteriori e fanali posteriori in stile volutamente retrò.
Non solo lo stile, anche per i motori la differenza è netta.
E’ stato anche riferito che la nuova spider italiana è 5 pollici più lunga della Mazda MX-5, della quale indubbiamente sembra essere una versione più sportiva e aggressiva. Dunque l’aspetto estetico è sicuramente la prima grande differenza tra questi due modelli ma non certamente l’unica. Queste due auto infatti differiscono anche per i loro motori, con la Fiat viene venduta un motore turbo da 1,4 litri in grado di produrre molta più coppia e potenza a basso regime di Mazda con il suo motore da 2.0 litri.
Audi lascia le corse... il Dieselgate si fa sentire
Audi abbandonerà il WEC alla fine della stagione 2016: la notizia era nell'aria già da tempo, ma oggi è arrivata la conferma ufficiale da parte della casa di Ingolstadt; Audi concentrerà il suo impegno nel motorsport sulla Formula E. Ad annunciarlo al team dedicato alle corse interno ad Audi è stato il presidente del consiglio di amministrazione, Rupert Stadler. Parte dello staff dedicato al motorsport passerà allo sviluppo delle vetture di serie.
Audi sceglie quindi di concentrarsi sull'elettrico, rafforzando il suo impegno in Formula E. «Parteciperemo alla gara per il futuro sulla propulsione elettrica - spiega Stadler - Dal momento che le nostre auto di serie stanno diventando sempre più elettriche, la stessa cosa dovrà accadere anche per le vetture da corsa».
Audi, ricordiamo, avrà un proprio team ufficiale in seno alla Formula E a partire dalla stagione 2017/2018. Già nel campionato in corso il sodalizio tra Audi e il team ABT Schaeffler si è intensificato: la casa di Ingolstadt ha messo a disposizione le strutture di Audi Sport a Neuburg e ha incrementato anche l'investimento economico. Nella stagione successiva, il team entrerà ufficialmente sotto l'egida del programma motorsport di Audi. L'impegno del DTM rimarrà invariato; la decisione in merito al WRX, invece, non è ancora stata presa.
La storia di Audi nel mondo dei prototipi è stata di grande successo: nei 18 anni di partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, la casa di Ingolstadt ha vinto 13 volte, ottenendo il primo successo per un motore TFSI nel 2001, il primo acuto per un propulsore TDI nel 2006, e il primo per un powertrain ibrido nel 2012.
Nel 2012 e nel 2013, Audi ha vinto il titolo piloti e quello costruttori nel campionato WEC; nelle 185 gare disputate dalla casa di Ingolstadt, Audi ha colto 106 vittorie, 80 pole position e 94 giri veloci. «Dopo 18 anni nel mondo dei prototipi per Audi, è difficile lasciare in questo modo - spiega il responsabile motorsport di Audi, Wolfgang Ullrich -. Audi Sport Team Joest ha contribuito all'affermazione del WEC come nessun altro team».
Questo sviluppo arriva all'indomani dell'approvazione del patteggiamento da 14,7 miliardi di dollari del gruppo Volkswagen con i proprietari di vetture 2.0 TDI negli Stati Uniti. Inevitabile pensare che questa notizia abbia condizionato la scelta di Ingolstadt.
Volkswagen dovrà pagare la maxi multa di 14.7 miliardi di dollari agli USA
Eʼ il maggior risarcimento mai chiesto dagli Stati Uniti ad una casa automobilistica. Lʼazienda tedesca dovrà anche ricomprarsi 475mila vetture.
La giustizia americana approva il patteggiamento da 14,7 miliardi di dollari di Volkswagen per lo scandalo delle emissioni diesel. L'accordo prevede anche il riacquisto da parte della casa tedesca di 475.000 auto a partire da novembre. In base all'accordo Volkswagen pagherà 10,03 miliardi di dollari per il riacquisto di auto e per compensare i clienti.
Il patteggiamento di Volkswagen negli Stati Uniti, per lo scandalo delle emissioni diesel, è il maggiore nella storia dell'industria automobilistica americana. E uno dei maggiori mai raggiunti in termini assoluti, dopo i 246 miliardi di dollari pagati dall'industria del tabacco e i 38 miliardi di dollari di Bp per la mare nera.
Il Motore Fire - il Top di tutti i motori
Motore FIRE
Il FIRE (acronimo di Fully Integrated Robotized Engine, talvolta scritto anche Fire) è un motore 4 tempi, 4 cilindri in linea verticale, distribuzione ad asse a camme in testa a 8 o 16 valvole, disposizione trasversale anteriore, progettato a Torino e prodotto in molti stabilimenti a partire dal 1985 e montato per la prima volta sulla Autobianchi Y10.
Il motore, attraverso numerosi adeguamenti ed evoluzioni, è tuttora in produzione.
Storia:
La prima Auto a montare il motore FIRE e stata l'Autobianchi/Lancia Y10 prima serie.
I motori FIRE furono inizialmente studiati in joint venture con PSA che poi non ne sviluppò la produzione per le difficoltà economiche in cui versava il gruppo francese all'inizio degli anni 80. Fiat decise così di produrre autonomamente il motore FIRE. La nascita del propulsore ha una data ben precisa: 30 marzo 1985. Quel giorno il presidente FIAT Gianni Agnelli e il Presidente della Repubblica Sandro Pertini inaugurarono la terza ala dello stabilimento di Termoli che avrebbe prodotto in Italia quello che sarebbe diventato uno dei più importanti motori della casa torinese. Essi cominciano a rimpiazzare i vecchi motori ad aste e bilancieri Fiat, denominati "serie 100", da metà degli anni ottanta (per la precisione debuttano nel 1985 a bordo della Autobianchi Y10 prima serie, erede della ormai ultraquindicenne A112). Il progetto, il cui design dell'aspetto esteriore sarà curato da Rodolfo Bonetto è rivoluzionario: abbracciando la logica dell'integrazione, il numero di componenti del propulsore è straordinariamente basso, a beneficio della riduzione di peso e della facilità costruttiva. Stefano Iacoponi fu il responsabile della progettazione.
Questo motore a benzina rispetto ai precedenti era più semplice, affidabile, meno costoso e pensato per essere assemblato da impianti automatici; a parità di prestazioni consumava molto meno in quanto ottimizzato in ogni sua parte. Il consumo ridotto fu ottenuto anche grazie al funzionamento "a combustione magra", cioè con eccesso di aria rispetto al carburante. Da specificare un altro vantaggio dei motori FIRE 8v: anche in caso di rottura della cinghia di distribuzione non si riportava nessun danno né alle valvole né al cilindro, perché l'apertura massima delle valvole era minore della distanza dal PMS (punto morto superiore) alla camera di combustione. I primi modelli erano alimentati da carburatore, l'iniezione compare in Italia nel 1989, mentre in Svizzera era già presente sulla Y10 Fire 1000 per via delle normative più restrittive.
Il primo, con cilindrata di 999 cm³, pur mantenendo la stessa potenza del suo predecessore di 903 cm³ (derivato dalla Fiat 127) ne migliorava la coppia motrice, i consumi e la rumorosità. L'adozione dell'albero a camme in testa e l'accensione elettronica riduceva drasticamente gli interventi di manutenzione. Lo spinterogeno calettato direttamente sull'albero a camme ha permesso di eliminare i rinvii a vantaggio di leggerezza, semplicità progettuale e realizzativa, i tempi necessari per assemblare un motore FIRE scesero a 2 ore contro le 4 necessarie per il 903 (suo predecessore). La pompa dell'olio direttamente inserita sull'albero a gomiti seguiva la stessa filosofia dello spinterogeno. Fu montato per la prima volta sulla Autobianchi Y10 e subito dopo sulla Fiat Uno 45 intorno al 1985, successivamente venne prodotto il 769 cm³ che fu montato sulla Panda.
Da sottolineare che il passaggio dal 903 al 999 cm³ ha significato un netto miglioramento a livelli di rendimento del propulsore stesso, ovvero, a parità di potenza sono migliorati tutti gli aspetti ad esso collegati: più coppia, più leggerezza, manutenzione ridotta, ma soprattutto minori consumi.
Nel 1985 Il motore FIRE 1000 (999 cm³) nacque come motore di piccola cilindrata ma con un'elevata potenza: un primo progetto infatti riusciva a erogare circa 80 cavalli, ma fu poi limitato per ridurre notevolmente i consumi e l'usura del motore stesso.
Dal FIRE 1000 derivarono dapprima il 1.108 cm³, poi il 1.242 cm³ in uso (anche attualmente) su svariati modelli Fiat, Lancia e Ford Ka II serie (2008). Il più grande motore aspirato derivato dal FIRE è il 1.368 cm³ in uso su modelli Fiat, Alfa Romeo e Lancia, dal 2009 disponibile anche con sistema di aspirazione Multiair.
Nel 1992 per contribuire a rispettare la normativa antinquinamento Euro 1, le versioni con il carburatore vennero sostituite con le versioni a iniezione single point (SPI), e iniezione multi point (MPI). Poiché il motore FIRE era stato originariamente concepito per funzionare "a combustione magra", l'obbligo del catalizzatore e quindi il conseguente utilizzo del rapporto aria-benzina stechiometrico limitò il rendimento del propulsore, snaturandone il funzionamento. I valori di coppia e potenza subirono così un decremento, mentre il consumo di carburante aumentò. Tuttavia, nel giro di qualche anno, la Fiat mise a punto aggiornamenti via via più efficaci, ripensando il funzionamento del propulsore nell'ottica delle nuove normative. Così il motore FIRE, anche grazie all'efficacia del progetto iniziale, diede vita a nuove versioni sempre più performanti e all'avanguardia.
Nel 1997 su Lancia Y debuttò l'evoluzione chiamata Super-FIRE, motore 1.242 cm³ da 86 cavalli, con testata 16 valvole e due alberi a camme in testa, ed iniezione multi-point semi-sequenziale (SMPI).
Nel 2007, con la presentazione della nuova Fiat Bravo, è stato presentato il FIRE 1.368 cm³ in versione sovralimentata grazie al turbocompressore (T-Jet), montato in seguito su altre vetture del gruppo Fiat, in particolare sulle Fiat Grande Punto e sulle Abarth 500. Il più potente motore FIRE prodotto ha raggiunto la potenza massima di 215 cavalli sotto il cofano della Abarth 500 in versione "695 Assetto Corse Evoluzione". Dal 2014 tale motore è montato sulla Jeep Renegade.
Un'altra caratteristica innovativa del FIRE era l'adozione di cuscinetti a strisciamento al posto delle bronzine, soluzione che riduceva l'attrito di rotolamento migliorando i consumi.
Lista di motori FIRE in ordine di cilindrata:
769 cm³ 8v (dal 1986 al 1992)
999 cm³ 8v (dal 1985 al 1992)
999 cm³ 8v SPI (dal 1987 al 2003)
999 cm³ 16v SMPI (dal 1998, solo in Brasile)
1.108 cm³ 8v (dal 1989 al 1993)
1.108 cm³ 8v SPI (dal 1993 al 2000)
1.108 cm³ 8v SMPI (dal 2001 al 2010 sostituito dal 1242 omologato Euro 5)
1.242 cm³ 8v SPI (dal 1993 al 2000)
1.242 cm³ 8v MPI (dal 1993 al 1999)
1.242 cm³ 8v SMPI (dal 2000, ancora in produzione)
1.242 cm³ 16v SMPI (dal 1997, ancora in produzione)
1.368 cm³ 8v SMPI (dal 2005, ancora in produzione)
1.368 cm³ 16v SMPI (dal 2003, ancora in produzione)
Veicoli motorizzati FIRE in ordine di apparizione:
Autobianchi Y10 (1985) 999-1.108
Fiat Uno (1986) 999-1.108
Fiat Panda (1986) 750-999-1.108
Fiat Tipo (1988) 1.108
Fiat Punto (1993) 1.108-1.242
Fiat Cinquecento (1994) 1.108
Fiat Bravo/Brava (1995) 1.242
Lancia Y (1996) 1.108-1.242
Fiat Palio (1997) 1.242
Fiat Seicento (1998) 1.108
Fiat Punto (1999) 1.242-1.368
Fiat Stilo (2001) 1.242-1.368
Fiat Panda (2003) 1.108-1.242-1.368
Fiat Idea (2003) 1.242-1.368
Lancia Ypsilon (2003) 1.242-1.368
Lancia Musa (2004) 1.368
Fiat Grande Punto (2005) 1.242-1.368
Fiat Bravo (2007) 1.368
Fiat 500 (2007) 1.242-1.368
Lancia Delta (2008) 1.368
Alfa Romeo MiTo (2008) 1.368
Ford Ka (2008) 1.242
Tata Indica Vista (2008) 1.368
Tata Indigo Manza (2009) 1.368
Alfa Romeo Giulietta (2010) 1.368
Lancia New Ypsilon (2010) 1.242
Fiat Punto (2012) 1.242-1.368
Fiat Panda (2012) 1.242
Fiat 500L (2012) 1.368
Jeep Renegade (2014) 1.368
Fiat Tipo (2015) 1.368
Maserati Levante - anche il Tridente porta FCA nella leardship europea
Maserati Levante è protagonista del buon momento di forma che nel terzo trimestre del 2016 ha vissuto il gruppo Fiat Chrysler Automobiles. Il Suv del Tridente registra già oltre 18 mila ordini, la maggior parte dei quali sono ordini di consumatori e non di aziende. Questo ha fatto si che la celebre casa automobilistica del Tridente Maserati abbia aumentato i propri ricavi del 69 per cento a 873 milioni di euro. Questo è avvenuto principalmente grazie ad un incremento delle consegne, al positivo effetto sui prezzi e al gradimento incontrato sul mercato dal suv Maserati Levante.
Nel terzo trimestre le consegne di Maserati sono salite del 54 per cento rispetto ad un anno prima a 10.656 unita’. Questo risultato dunque porta la liquidità disponibile a 23,2 miliardi di euro. Insomma si comincia a vedere l’effetto de boom del nuovo Maserati Levante, primo Suv nella storia della casa automobilistica italiana di Fiat Chrysler Automobiles. Insomma questo esordio sul mercato sembra proprio incoraggiante e l’obiettivo delle 70 mila immatricolazioni annue da raggiungere entro il 2018 non sembra più cosi lontano per lo storico brand italiano.
Maserati Levante: già 18 mila gli ordini.Si impennano i ricavi di Maserati.
Si spera che nel quarto trimestre del 2016 arrivi la conferma per Maserati, c’è grande curiosità di sapere a questo punto se questo ottimo risultato ottenuto da Maserati è solo un fuoco di paglia o anche nel quarto trimestre del 2016, il trend continuerà ad essere positivo per lo storico brand automobilistico italiano. Ricordiamo infine che Il primo Suv nella storia del Tridente e’ disponibile a partire dal secondo trimestre del 2016 nel continente europeo e dal terzo trimestre nelle aree Nafta e Apac.
martedì 25 ottobre 2016
Ferrari - il mito della passione
La storia della Ferrari attraverso alcune delle sue auto più significative.
Nella storia dell’automobile non esiste al mondo nessun marchio più prestigioso della Ferrari. Dal dopoguerra a oggi, la casa automobilistica di Maranello ha sfornato una lunga serie di veri e propri capolavori su quattro ruote. Auto sportive di lusso, dal design elegante e dalle grandi prestazioni, che rispecchiano perfettamente la filosofia vincente del fondatore, Enzo Ferrari.
Sappiamo bene che non è possibile stabilire quali siano in modelli migliori, tra i tanti prodotti, però abbiamo provato a scegliere quelli che secondo noi sono i più particolari e significativi. Eccoli!
La 125S, soprannominata “ala spessa”, è la prima, splendida vettura firmata Enzo Ferrari che uscì dallo storico portone di via Abetone Inferiore a Maranello. Un’auto storica, che ha dato il via al marchio che presto sarebbe entrato nel mito. Vennero prodotti solo due esemplari, successivamente smantellati allo scopo di riutilizzarne i componenti per i modelli successivi. Una copia del tutto identica all’originale, però, è oggi esposta alla Galleria Ferrari di Maranello.
La Ferrari 166 Inter merita di essere citata perché ha avuto un ruolo fondamentale nella storia del marchio: è stato il primo vero successo commerciale a livello internazionale! Quest’auto venne presentata al pubblico in occasione del Salone dell’automobile di Parigi del 1949 ed in seguito è stata prodotta in un numero molto ridotto di esemplari (37 totali).
La 330 GTS è una spider dallo stile elegante nata dalla collaborazione tra Ferrari e Pininfarina. Messa in produzione nel 1966 racchiude in sé alcune delle migliori caratteristiche delle vetture della casa di Maranello di quegli anni, tra cui la griglia anteriore ovale, la parte posteriore a “boat-tail” e i fari rotondi. Unisce al tocco sportivo, tutta la classe delle auto di lusso.
È sicuramente una delle punte di diamante del design automobilistico italiano.
La 250 TR non è soltanto la più sinuosa delle Ferrari, nonché la prima ad essere chiamata Testa Rossa, ma è anche entrata nella storia della 24 ore di Le Mans, in quanto ultima auto con motore anteriore ad aver vinto – per ben tre volte – la gara. È considerata la seconda Ferrari più preziosa sul mercato, con un valore che si aggira attorno ai 20 milioni di dollari.
Tra i vari modelli di omonimi prodotti dalla Ferrari, questa versione, in commercio dal 1984 al 1996, è quella che viene associata universalmente al nome Testarossa. Prodotta su larga scala, al successo di quest’auto contribuì il telefilm Miami Vice, molto in voga durante gli anni ‘80, i cui protagonisti guidavano, appunto, due Testarossa bianche.
La F40 fu costruita nel 1987 per celebrare i 40 anni di storia del marchio. Fino al 1992 detenne il primato di auto da strada più veloce al mondo, con i suoi 324 km/h dichiarati. Fu innovativa per il marchio, soprattutto per i materiali con cui venne composta, come ad esempio il kevlar o le resine automatiche, ma, soprattutto, fu l’ultimo modello costruito sotto la supervisione di Enzo Ferrari.
La Ferrari Enzo è di sicuro uno dei modelli più incredibili mai creati dal cavallino. Venne messa in produzione nel 2002 in 400 esemplari per celebrare i 55 anni di attività del marchio ed è un vero gioiello di design, tecnologia e potenza. Poter acquistare quest’auto era privilegio di pochi, infatti, la trovata del brand fu quella di vendere la Ferrari Enzo soltanto ai clienti più fedeli. Il requisito fondamentale per poterne avere una? Aver posseduto almeno cinque altri modelli di Ferrari. Anche per questo motivo è la regina delle supercar.
Ferrari LaFerrari Aperta
Presentata pochi giorni fa al Salone di Parigi 2016, LaFerrari Aperta è l’ultima spider made in Maranello, e anche la più veloce mai prodotta dalla casa emiliana. È capace di raggiungere una velocità di punta di 350 km/h.
Ben 200 dei 209 esemplari totali che verranno realizzati sono già stati venduti, mentre i rimanenti 9 resteranno di proprietà del marchio e verranno utilizzati per festeggiare i 70 anni di storia, nel 2017.
Queste sono solo alcune delle meravigliose auto create dal marchio del Cavallino Rampante in quasi settant’anni di storia. Macchine perfette che hanno fatto del design pulito e dei motori potentissimi un tratto distintivo, trasformando una piccola casa produttrice nel miglior marchio di automobili del mondo.